hotend IeC 4.0

HOTEND IeC 4.0

Oggi vorrei parlare di un hotend tutto made in italy ormai arrivato alla versione 4.0.
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Si tratta di quello prodotto da Immagina e Crea, azienda italiana specializzata ormai da tempo nella produzione di hotend di ottima qualità.
Vediamo subito di descrivere alcune caratteristiche di questo hotend come la naturale disponibilità sia per filamenti da 3mm che da 1,75, la possibilità di scegliere ugelli da 0.30 – 0.35 – 0.40 e 0.50 mm e due versioni, la red version e la black version che si differenziano per la resistenza scaldante, nella prima è da 4.1 Ohm e per la seconda da 3.2 Ohm. Entrambe le versioni di hotend montano nozzle in acciaio e tubo interno in PTFE caricato a fibra di vetro per permettere una buona scorrevolezza del filamento. L’attacco è replicato dall’E3D ed è J-Head compatibile, quindi adatto praticamente a qualsiasi stampante 3d. Ho corredato di questo hotend IeC 4.0 per filamento da 3mm una stampante autocostruita che uso prevalentemente come muletto e che a dire il vero faccio penare un pò per la manutenzione. Rispetto alle altre versioni di hotend prodotti da Immagina e Crea, le differeneze saltano subito agli occhi grazie al “vestito” in ABS che svolge il duplice compito di ospitare il ventolino per il raffreddamento e quello di incanalare l’aria per la successiva espulsione. Più compatto dei precedenti da subito l’impressione di un prodotto robusto e di qualità ma quello che più mi ha stupito, una volta collegato ed acceso, è stato il tempo impiegato per raggiungere la temperatura desiderata e cioè 200° in meno di un minuto e mezzo con ventolina accesa e senza aver fatto nessun tuning del pid come è evidenziabile dalla foto.
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Lanciando una stampa in pla a 195°, sempre senza nessun tuning del pid, la temperatura dell’hotend IeC 4.0 rimane decisamente costante come testimoniato dalla foto fatta dopo 60 minuti.
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La versione dell’hotend IeC 4.0 in mio possesso è equipaggiata di nozzle da 0,50 e per la fretta di provarlo ho solamente modificato in Repetier-Host il suo valore e in Cura Engine le misure dei layers, per il primo a 0.35 ed i successivi a 0.20. Non ho modificato nessun altro parametro, come invece mi era stato suggerito dal produttore, in merito per esempio alla ritrazione. Il risultato della stampa “frettolosa” è comunque un pezzo con i layers molto uniformi e decisamente omogenei tra di loro.
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La definizione è quella tipica di un nozzle da 0.50 ma vi assicuro che al tatto ed anche alla vista “naturale” il pezzo si presenta decisamente rifinito e robusto, merito di un mantenimento costante della temperatura e di un ottima scorrevolezza del filamento all’interno dell’hotend. Concludo questa breve e rapida recensione di questo hotend IeC 4.0 ribadendo l’ottima qualità già precedentemente dimostrata dagli altri hotend prodotti da Immagina e Crea e che ovviamente si conferma anche con questo. Non appena mi sarà possibile effettuerò un test con ABS per saggiare le caratteristiche dell’hotend a temperature di esercizio più elevate.

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