Stampare pezzi piccoli

Stampare pezzi piccoli.

stampare pezzi piccoli

Leggo spesso nei forum dei problemi che nascono quando si devono stampare pezzi piccoli.

Per capire il perchè stampare pezzi piccoli è una cosa che non sempre riesce bene, dobbiamo pensare a come funziona una stampante 3d FDM.


Il materiale estruso si deposita strato dopo strato su se stesso dopo essere stato fuso e supponendo che si tratti di PLA vuol dire a non meno di 190°.

Il tempo di raffreddamento del PLA, una volta spinto fuori dal nozzle, non è rapidissimo ed è influenzato da alcuni fattori, ad esempio la presenza o meno di ventole o dal tempo che passa prima che uno strato successivo venga depositato sopra il precedente. Il ritardato raffreddamento, dovuto ad un tempo molto basso tra un layer e l’altro,  fa si che il pezzo in quella zona venga deformato dal calore residuo aiutato dal passaggio successivo e spesso inficia tutta la stampa.

Vediamo come provare a risolvere questo problema.
In alcuni slicer vi è una funzione che permette di impostare il tempo minimo che deve impiegare la stampante a creare un layer, ad esempio in CURA “Minimal layer time” ma è presente anche in altri software.

Aumentare questo valore significa di fatto rallentare il processo di stampa ed è consigliabile farlo, a mio giudizio, solo in alcuni casi. In particolare se il nostro pezzo è “irregolare”, ad esempio con una base ampia e alta ma tre o quattro colonnine alte e sottili che partono dalla base, questo parametro non farà altro che rallentare la stampa solo durante la costruzione delle colonnine, la base verrà stampata con le velocità “standard” che abbiamo impostato nelle nostre configurazioni dello slicer.

Spesso così risolviamo ma nel caso si tratti di un singolo pezzo piccolino, aumentare il tempo minimo di stampa di un layer può significare aumentare “tutto” il tempo di stampa e per un singolo pezzo non è comunque garanzia di qualità.

Un’alternativa è stampare più di un pezzo dello stesso oggetto o più oggetti con dimensioni molto simili possibilmente collocati a distanza tra di loro.

In questo modo il passaggio dell’hotend sull’ultimo layer stampato ad esempio del primo oggetto avviene dopo aver fatto i layers pari livello degli altri e quindi dando più tempo al primo oggetto di raffreddarsi.

Sempre a seconda della forma dell’oggetto da stampare, immaginiamo di dover stampare una “L” e di doverla stampare così come la vediamo, in verticale.

La base della “L” visto l’appoggio generoso non avrebbe problemi ma la parte verticale probabilmente si.

In questo caso sicuramente aumentare il tempo di stampa del singolo layer ci sarebbe di aiuto ma se non fosse sufficiente il posizionarci non troppo vicino una “I” potrebbe essere risolutivo.

Praticamente stamperemmo una “I    L“. Certo, ora direte “ma che ci faccio poi con questa bella “I“? Nulla, ma anche con solo una “L” venuta male non ci fate un granchè ….  🙂

se vuoi saperne di più o se hai bisogno di aiuto   info@3deasy.it

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