stampare alla giusta temperatura

Stampare alla giusta temperatura non è difficile, è però necessario seguire alcuni piccoli passi per arrivare a determinarla.

Stampare alla giusta temperatura
Per stampare alla giusta temperatura dovremo essere certi che il valore della stessa che andremo ad impostare nello slicer sia quella effettivamente raggiunta dall’hotend e che rimanga costante.

Per far ciò dovremo impostare correttamente nel firmware il valori relativi al termistore del nostro hotend forniti dal venditore. Il parametro da impostare è generalmente #define TEMP_SENSOR_0 X preceduto da un elenco di quelli disponibili nel nostro firmware. Fatto ciò ci viene in aiuto un comando da inviare tramite o repetier host o printrun a hotend freddo: M303 E0 S220 C5 X0

Vediamo cosa significa questo comando.
M303 indica al nostro firmware che stiamo facendo una calibrazione per conoscere i valori corretti di Kp, Ki e Kd da impostare nel firmware relativi al nostro hotend.

E0 indica su quale hotend vogliamo farlo, nel caso ne avessimo più di uno.
S220 la temperatura massima che vogliamo raggiungere.
C5 quante volte vogliamo che venga eseguito il ciclo, in questo esempio 5.

X0 lo aggiungiamo solo se vogliamo memorizzare in EEPROM le informazioni.

Dopo aver lanciato il comando il nostro hotend inizierà a scaldarsi fino al raggiungimento della temperatura impostata dal parametro S.
Se usiamo repetier host, evidenziano il tab relativo alla temperatura, noteremo che dopo aver raggiunto ad esempio i 220° il grafico mostrerà delle piccole oscillazioni.

Al termine della procedura nella parte relativa al log di repetier host troveremo delle righe dove compariranno i valori dei parametri Kp, Ki e Kd.

Questi valori andranno inseriti al posto di quelli di default nel nostro firmware nel file Configuration.h.
Una volta fatto questo, possiamo usare un metodo “empirico” per stampare alla giusta temperatura il nostro filamento.

Se il produttore ci consiglia, ad esempio per il PLA, una temperatura di stampa tra i 180° e i 220° portiamo al valore più basso la temperatura dell’hotend tenendo questo alzato di 40-50mm rispetto al bed e proviamo ad estrudere un 10-20mm di filamento.

Se la temperatura è troppo bassa il motore dell’estrusore incontrerà difficoltà nello spingere il filamento nel condotto e dovremmo notare, a seconda del tipo di estrusore, o degli scattini tra corona e pignone per uno indiretto (tipo Wade) o sentire un rumore ripetuto tipo “stack” se è un diretto (tipo Airtripper).

In questo caso alziamo la temperatura di 5° alla volta e ripetiamo l’estrusione fino a quando il filamento non uscirà “verticale” dal nozzle, senza arricciamenti o colate esagerate.

Avremo in questo modo trovato il valore corretto per stampare alla giusta temperatura.

Ricordo che le temperature di stampa variano non solo per tipologia di materiale, ma anche per marca e talvolta anche per colore della stessa marca e tipologia e quindi queste semplici accortezze servono solo per iniziare con una buona base ad individuare la temperatura ideale.

se vuoi saperne di più o se hai bisogno di aiuto   info@3deasy.it