ender 3

Creality Ender 3 una entry level per iniziare bene nel mondo della stampa 3d

Un amico mi ha chiesto di montare e calibrare di una Ender 3 comprata per il figlio che vuole iniziare stampare in 3d.

Mi è stata consegnata nel suo imballo originale, ben fatto e curato per la protezione dei pezzi contenuti.

La Ender 3 arriva praticamente già montata e seguendo le semplici e complete istruzioni disponibili on line il resto si monta in meno di un’ora.

Tutta la parte relativa alla base, al carrello e al bed arriva già montata non resta che montare l’alimentatore, il display e completare la struttura con la parte verticale dell’asse z e quella orizzontale dell’asse x, eseguire i cablaggi e la ender 3 è pronta a stampare….o quasi.

Terminato l’assemblaggio della ender 3 la prima operazione da fare è la calibrazione dell’endstop dell’asse z e del bed.

L’operazione si rivela semplice anche se l’impressione è quella che l’endstop dell’asse z sia complicato da montare alla giusta altezza, in realtà basta fare qualche prova ed in breve si arriva al risultato ottimale.

Il mio personale consiglio è quello di regolarlo in funzione del piatto con i registri per il livellamento un pò chiusi partendo da quello in fondo a sinistra della ender 3, dove arrivano i cavi per il riscaldamento del bed.

prima accensione e primo test

Una volta accesa e collegata a repetier host ho provato a vedere se i movimenti di tutte le parti meccaniche erano fluidi e subito ho notato un leggero lassismo del carrello del bed.

Ho smontato tutto il piatto ed il carrello per verificare l’assemblaggio di fabbrica ed in effetti un problema c’era. Una ruota del carrello era leggermente distante dal profilo su cui deve scorrere.

Esaminando la ruota ho notato la presenza di una mezza luna

mezza luna

la mezza luna in questione serve appunto per regolare la distanza della ruota dal profilo.

Allentando semplicemente il dado che fissa la ruota al carrello e agendo con una chiave da 10 come nelle figure che seguono si riesce ad avvicinarla al profilato eliminando quel giogo che al momento è l’unico problema che ho riscontrato sulla ender 3.

registro-ender 3

registro-ender 3

il solito gufetto

Terminata questa regolazione e rimontato tutta la parte carrello-bed ho riverificato la fluidità del movimento del piatto e ho iniziato una stampa lanciandola da repetire host, il solito gufetto. Come slicers ho usato Cura Engine e ho lasciato tutti i parametri di default.

La stampa del gufetto, dopo oltre un ‘ora con layers a 0,25, è risultata un pò grassa e con un pò di layers molto evidenti, soprattutto nella parte alta.

gufetto ende 3

Non aver impostato valori adatti ne per temperatura ne toccato le velocità e ritrazione ha sicuramente contribuito a non avere un risultato perfetto, ma comunque il gufetto non è venuto proprio male a conferma che la ender 3 è una stampante entry level che permette subito di stampare con una qualità sufficiente.

Ho effettuato qualche altre prova di stampa di pezzi che uso per fare dei test regolando meglio ritrazione e alcune velocità, soprattutto relative ai perimetri e all’infill.

Ne è emerso che aumentando le velocità, l’estrusore non riesce a stare al passo della velocità di stampa e la qualità di stampa comunque peggiora un pò.

La ender 3 rimane comunque una entry level di tutto rispetto, semplice da usare e soprattutto facile sin dal primo utilizzo, non necessità di esperienze pregresse per iniziare a produrre stampe in 3d.

Limitando inoltre le velocità la qualità di stampa migliora sensibilmente.

Riassumendo se non avete l’esigenza di avere stampe di buon livello in tempi brevi la ender 3 è un ottima stampante. Le stampe di buon livello le avrete lo stesso solo con tempi un pò più lunghi.

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